All'ascolto della sapienza - La sapienza mette in guardia - Proverbi 5

Predicatore: Clay Kannard

Roma è una città con migliaia di fontane. Potrebbe sembrare un'esagerazione, ma non è così. Qui si trovano alcune delle fontane più famose del mondo, come la Fontana di Trevi o la Fontana del Bernini a Piazza Navona. Si tratta di bellissimi punti di riferimento. Tuttavia, forse le fontane più apprezzate dai romani sono le migliaia di fontanelle sparse per la città. Queste fontanelle sono iconiche, e scorrono fedelmente con acqua fresca e fredda per dissetarci. Ma vi è mai capitato di camminare per la città, di avere sete e di imbattervi in una fontanella, per poi trovare un cartello con scritto "Non potabile"? Che cosa significa? È un avvertimento! Anche se l'acqua può sembrare uguale - limpida e fredda - se la beveste, potrebbe succedere qualcosa di terribile. Potreste ammalarvi molto.

 

Questo è il monito di saggezza che si trova nel quinto capitolo dei Proverbi. Questo capitolo è stato scritto per i giovani uomini che un giorno sarebbero cresciuti e si sarebbero sposati. È quindi logico che la voce di un padre, che prepara il figlio al futuro, offra un saggio consiglio sul matrimonio. E qual è il consiglio del padre? Di perseguire la fedeltà. In effetti, questo capitolo è tutto incentrato sulla fedeltà all'alleanza. Il padre dà questo consiglio attraverso un serio avvertimento: in un certo senso è un segno che dice "non potabile", non bere alle fontane sbagliate. Sebbene l'alleanza del matrimonio sia al centro dell'attenzione, l'avvertimento si applica a ogni cristiano, giovane o anziano, sposato o celibe, divorziato o vedovo. La Sapienza ci mette in guardia dal fascino mortale e dalle conseguenze dell'infedeltà.

 

1. "Attento all'amara dolcezza!". (1-6)
Il primo avvertimento che la Sapienza ci dà è: "Attento all'amara dolcezza!". Nei versetti 3-6, la Sapienza ci mette in guardia dal cadere nella trappola mortale della donna proibita (v. 3). Chi è? È l'adultera, spesso chiamata "l'altra donna", che tenta il figlio a tradire le sue promesse di matrimonio, e la legge di Dio. Il versetto tre dice che le sue labbra stillano miele e il suo parlare è più morbido dell’olio. È allettante, ma non solo perché ha un aspetto attraente. È perché le sue parole hanno la potenza di attirarti. Non si tratta solo della voce di una donna attraente: è il richiamo di un predatore a caccia della sua preda, che seduce la sua vittima promettendo di soddisfare un bisogno e usando lusinghe che forse la stessa moglie del giovane non gli ha mai rivolto.

 

È una voce familiare, quella che risuonò nel Giardino dell'Eden, la voce del bellissimo serpente che, apparendo saggio, gonfiò l'ego di Adamo ed Eva. Come? Promettendo che l'infedeltà alla Parola di Dio avrebbe portato loro la gioia e la libertà che desideravano, e che addirittura meritavano. È la voce di Satana. È il suono della tentazione che si riverbera nella nostra carne. Che cosa dice il Padre delle parole della donna proibita? Dice che le sue parole dolci e soavi non possono mantenere ciò che promettono. Alla fine, sono amare e taglienti: una trappola che porta solo alla morte (4). Il suo desiderio è quello di allontanare la sua preda dal sentiero della vita e portarla sul sentiero della morte (5). Il figlio è la preda e lei è il cacciatore che cerca di intrappolarlo nell'infedeltà. Attento all’amara dolcezza!

 

Fratelli e sorelle, come popolo redento, siamo chiamati a essere fedeli - mariti fedeli, mogli fedeli, uomini fedeli, donne fedeli - bambini fedeli - cristiani fedeli. Quindi, questo avvertimento vale anche per noi! Attento all'amara dolcezza! Non ascoltate la voce della tentazione. È la voce che vuole che mettiamo in dubbio la Parola di Dio, che dubitiamo della sua bontà e sovranità nella nostra vita, che mette in dubbio la cura amorevole di Dio per noi, come suoi figli amati. È la voce che dice: "Vai avanti…solo un assaggio, solo un sorso, uno sguardo momentaneo, un piccolo atto disonesto, un solo pasto del frutto proibito. Dopo tutto, te lo meriti. Nessuno lo scoprirà." Attento all'amara dolcezza! 1 Pietro 5,8 ci ricorda di essere sobri, di stare all'erta e di vigilare, perché il nostro avversario, il diavolo, si aggira come un leone ruggente, in cerca di qualcuno da divorare. Come il Padre nei Proverbi, Pietro ci esorta: "Resistetegli! State saldi nella vostra fede" (1 Pt 5,8-9). Anche Giacomo ci aiuta, ricordandoci che il cammino verso la morte inizia quando ascoltiamo la voce dei nostri desideri peccaminosi.  In Giacomo 1,14-15, vediamo che siamo attirati e sedotti dai nostri desideri di amore, approvazione, potere o piacere, che ci portano verso l'infedeltà e l'incredulità.

 

Se siamo onesti, siamo esperti nel prestare le nostre orecchie alla voce della donna proibita. Diventiamo rapidamente abili nel giustificare solo un piccolo assaggio. Ma la saggezza ci dice: non ascoltate! Attento all'amara dolcezza! Non è quello che sembra! La tentazione può sembrare dolce all'orecchio, può avere un sapore dolce al primo morso, ma diventa amara in bocca e letale per il cuore. La fonte della fedeltà è molto più dolce e soddisfacente.

 

2.     "Stai lontano dall'ingannevole piacere!". (7-14)
L'avvertimento successivo che la Sapienza ci dà è: "Stai lontano dall'ingannevole piacere!" Nei versetti 7-14, il padre dà al figlio consigli pratici su come evitare la trappola mortale della donna proibita. Al versetto 8 dice: "Non avvicinarti a lei! Stai lontano dalla sua casa! Non flirtare nemmeno con l'idea di cedere alla sua tentazione!" La donna proibita in questo capitolo è una straniera pagana, e al popolo di Dio non era permesso sposare donne pagane (Dt. 7,3-4). Ciò avrebbe violato l'alleanza che Dio aveva stabilito con il suo popolo. Pertanto, l'adulterio nel matrimonio simboleggia l'infedeltà all'alleanza di Dio (v. 5). La donna proibita potrebbe essere stata una prostituta di culto pagano. Gli “stranieri” menzionati nel versetto 10 erano probabilmente sacerdoti di culti pagani che predavano uomini israeliti sedotti dalle pratiche sessuali di questi culti. Attirati alle loro case di culto la vita di questi uomini è stata distrutta, le loro risorse prosciugate, sono stati vergognosamente disonorati davanti a tutto il popolo di Dio, e alla fine sono stati colmati da un amaro rimpianto (vv. 10-11). Si lamentano: "Se solo avessi ascoltato l'avvertimento della Sapienza! Se solo avessi risposto alla disciplina del Padre (vv. 12-13)! Se solo fossi stato fedele!"

 

Fratelli e sorelle, Salomone scrisse queste parole di saggezza, ma non riuscì a seguirle (1 Re 11,1-13). Ha prestato l'orecchio alla sua carne, piuttosto che alla Sapienza di Dio. Lo stesso vale per noi quando non ci aggrappiamo alle parole del Signore (v. 7). La voce della nostra carne cercherà di ingannarci con l'appello al piacere soddisfacente. Dobbiamo ascoltare l'avvertimento della Sapienza! Stai lontano dall'ingannevole piacere! Scappa!! È lo stesso consiglio che troviamo in 1 Corinzi 6,18-19, dove Paolo dice..."Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo, ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo, Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo.”

 

Come possiamo glorificare Dio nel nostro corpo? Noi scappiamo! Fuggendo lontani dai piaceri ingannevoli! Scegliendo di essere fedeli. Fissando nostro sguardo su Cristo. Citando la Parola di Dio. Servendo gli altri. Paolo dà lo stesso consiglio pratico al giovane pastore Timoteo in 2 Timoteo 2,22. Egli disse: "Fuggi le passioni giovanili e ricerca la giustizia, la fede, l’amore e la pace con quelli che invocano il Signore con un cuore puro."

 

Le passioni giovanili e le tentazioni di peccato promettono soddisfazione, ma ci lasciano vuoti di rimpianti: vite spezzate, reputazioni rovinate, famiglie distrutte, porte delle chiese chiuse e persone schiavizzate di modelli di comportamento peccaminosi e distruttivi. Quante storie abbiamo sentito come questa? Quanti di noi le hanno vissute in prima persona? Quanti matrimoni cristiani sono stati distrutti? Quanti figli sono stati scandalizzati? Quanti ministeri sono stati distrutti dalla ricerca di un piacere temporaneo e momentaneo? Decenni di ministero e di matrimonio distrutti per pochi minuti di piacere! La sapienza mette in guardia. Un solo sorso porta a un altro, e a un altro sorso ancora, e a un altro ancora, finché quella bevanda velenosa non diventa schiavista e prima o poi assassino. Non si tratta di una questione banale: è un serio avvertimento da parte di Dio, un Padre amorevole e fedele che sa che è meglio per i suoi figli stare lontani dai piaceri ingannevoli.

 

Quando la voce della tentazione ci dice che possiamo realizzarci vivendo indipendentemente dal piano di Dio, fuggiamo! La vera libertà viene dall'arrendersi a Dio, non dal perseguire l'autonomia o i piaceri fugaci, ma dall'abnegazione di sé, e dal servizio sacrificale, come Cristo. Quando la voce della tentazione ci dice che possiamo realizzarci compromettendo i nostri valori, la Sapienza ci dice, “Scappa!” Dio ci chiama a rimanere saldi nella nostra identità in Cristo, non a conformarci agli standard mutevoli del mondo. Quando la voce della tentazione ci dice che possiamo realizzarci disobbedendo all'autorità e cercando la nostra strada, fuggiamo! La saggezza si trova nell'onorare la guida dei genitori e delle guide spirituali che desiderano il nostro bene. Quando la voce della tentazione ci dice che possiamo realizzarci mentendo per evitare le conseguenze o per fare carriera, fuggiamo!

 

L'inganno porta alla distruzione. Il peccato promette sazietà, ma lascia vuoti di rimpianto. Ma Cristo porta alla vera sazietà e alla benedizione. Quindi, fuggiamo, e fuggiamo bene. Fratelli e sorelle, se state flirtando con la voce della tentazione, se siete attratti dalla sua porta, l'amorevole avvertimento di Dio vi sta dicendo proprio ora di fuggire, di stare lontani dai piaceri ingannevoli.

 

3.     "Non bere l'acqua avvelenata dell'infedeltà!" (15-23)
Infine, l'ultimo avvertimento che la Sapienza ci dà in questo capitolo è di non bere l’acqua avvelenata dell'infedeltà. La città di Roma ha un piano per trovare l'acqua potabile, e questo piano include la pubblicità dove non berla! È per il bene del popolo! Allo stesso modo, Dio ha un piano per il modo in cui sperimentiamo la pienezza e la soddisfazione nella vita. Nel contesto immediato vediamo che, quando si tratta dell'alleanza matrimoniale, il Padre dice al figlio di rimanere fedele a sua moglie, di bere l'acqua della sua cisterna (v 15). L'amore tra marito e moglie appartiene solo a loro e non deve essere condiviso con altri (16-17). Il marito deve mantenere il suo amore e la sua passione, i suoi pensieri, e il suo affetto per la moglie che Dio gli ha dato (18-19). Il disegno di Dio è tale, un'intimità e un impegno amorevoli tra un uomo e una donna, fino alla morte. Gesù afferma questo disegno di Dio per il matrimonio (Mt 19,4-6; cfr. Gen 1,27 e 2,24), che, “Non avete letto che il Creatore, da principio, li creò maschio e femmina e disse:“Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà a sua moglie, e i due saranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi».”

 

L'analogia del versetto 15 implica che marito e moglie si riempiono e si rinfrescano a vicenda, l'uno come un ruscello che scorre, e l'altra come un pozzo tranquillo. Fuori questa è anarchia. L'anarchia sessuale si verifica quando le persone bevono dalle fontane dell'infedeltà. Oggi viviamo in una cultura di anarchia sessuale che promuove comportamenti contrari al disegno di Dio. E siamo tutti testimoni di quanto quell'acqua sia velenosa per il tessuto culturale. La deviazione dal buon disegno di Dio è devastante. Porta grande confusione! È acqua non potabile! Al contrario, il disegno di Dio lo è! È acqua potabile, acqua soddisfacente, acqua appagante, acqua permissibile! Il disegno di Dio porta benedizione e gioia! Il Salmo 16,11 dice, “Tu m’insegni la via della vita; ci sono gioie a sazietà in tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno.”

 

Fratelli e sorelle, la vera gioia e soddisfazione derivano da colui che siede alla destra del Padre; derivano da seguire il cammino di Dio, dal vivere in linea con la Sua volontà, e dall'affidarsi alla Sua grazia. Il disegno di Dio, sia nella vita che nella sua creazione, porta al compimento finale e alla gioia eterna che si trova alla sua presenza. Questo è il punto. Il monito della Sapienza è chiarissimo: perseguire la fedeltà al Dio che è fedele. Non bere l'acqua avvelenata dell'infedeltà! Correte invece alla fonte di Dio, dove c'è libertà, gioia e soddisfazione. Qual è questa fonte? È Cristo.

 

In conclusione, Gesù ha ignorato la tentazione e non ha mai ceduto al proibito, bevendo sempre dalla fonte della presenza e della parola di Dio. È stato perfettamente fedele al Padre, obbedendo alla Sua volontà e all'alleanza fatta in eternità passata. Si è umiliato nell'incarnazione (Fil 2,5-8), ha adempiuto la Legge che l'uomo non poteva soddisfare, ed è morto per la sua sposa, la chiesa, affinché potesse sperimentare la misericordia nella nuova alleanza di grazia (Ef 5,25-27). Ha guarito il suo popolo dalle acque velenose dell'infedeltà. Come si diletta con la sua sposa, la Chiesa! Non tradirà mai la sua sposa!

 

Amici, tutti abbiamo peccato (Rm 3,23). Anche se non avete commesso adulterio fisico, Gesù ha detto che il desiderio lussurioso è già adulterio nel cuore (Mt 5,27-28). L'infedeltà inizia nel cuore e nei pensieri, e come ci dicono i versetti 21-22, Dio conosce i nostri cuori e pensieri. Siamo tutti colpevoli di aver bevuto alle acque dell'infedeltà. Ma la buona notizia è che Gesù è la fonte dell'acqua viva, che purifica e dà vita. Egli offre perdono e cuori rinnovati, che sono capaci di ascoltare la Sapienza e vivere fedelmente—nei matrimoni, famiglie, chiese, e in ogni aspetto della vita, grazie alla potenza dello Spirito Santo in noi. Questo è possibile solo per la grazia di Dio, poiché Gesù è stato fedele per noi. Come sua sposa, partecipiamo alla Sua giustizia e fedeltà per sola fede. Volete pentirvi della vostra infedeltà e confidare nel Fedele, Gesù Cristo? Solo Lui può salvarvi e solo Lui può soddisfarvi. In Giovanni 4,13-14, durante la conversazione con la Samaritana al pozzo, una donna che era sopraffatta dalla vergogna essendo una donna adultera, Gesù le disse... “Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete; anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una fonte d’acqua che scaturisce in vita eterna.”

 

Forse ti senti spezzato dall'infedeltà altrui, schiavo delle tue passioni o sepolto dalla vergogna del passato. C'è una via di fuga: corri a Cristo. Ascolta la Sua voce, bevi dalla Sua fonte, e affidati solo a Lui per salvarti. Egli ha portato la tua vergogna sulla croce, dagliela e sperimenterai la Sua grazia e guarigione. Lo Spirito Santo ti darà la potenza di ascoltare la Sapienza e fuggire dall'infedeltà.

 

Solo nella fedeltà trovi vera soddisfazione, e Cristo è sempre fedele. Stiamo ascoltando la sua voce? Stiamo all’ascolto della Sapienza? Essa ci mette in guardia:

'Attento all'amara dolcezza!'

'Stai lontano dal piacere ingannevole!'

'Non bere l'acqua avvelenata dell'infedeltà!'


Grazie a tutti coloro che sostengono la Chiesa Breccia di Roma con le loro offerte.