All'ascolto della sapienza - La sapienza fa la diagnosi e cura - Proverbi 6
Quando è stata l’ultima volta che hai fatto un check-up medico completo? Ne hai mai fatto uno? Oggi i Proverbi ci permettono di farne uno. Infatti, in una sezione specifica del capitolo (vv. 16-19) si parla di un esame agli occhi, alla lingua (ripetuto tre volte), alle mani, al cuore e ai piedi. Da cima a fondo, la Parola di Dio fa una radiografia dei mali che si trovano in noi perché essa penetra “fino alle giunture e alle midolla” (Ebrei 4,12) in quanto investiga tutto di noi.
Questo check-up ci presenta Dio in un modo inconsueto. Siamo abituati a sentire parlare di Dio in quanto amore, amorevole, amoroso. E’ tutto vero: Dio è amore (1 Giovanni 4,8). Questo è glorioso e meraviglioso. Quello che invece viene spesso taciuto è che il Dio che è amore è anche capace di detestare. Qui il testo dice addirittura che Dio “odia”, respinge, rigetta qualche cosa: addirittura dice che ha “in abominio”, cioè la repulsione totale. Dio odia il peccato. E’ lo stesso Dio che ama il mondo ad odiare il peccato. E’ perché Dio ama il mondo che può anche aborrire tutto ciò che rovina il mondo. Qui abbiamo la sua diagnosi dei nostri mali. Sei pronto al check-up?
1. Il nostro male è sistemico
Dio cosa odia? Odia quello che vede in noi creature peccatrici. Nello specifico, Dio odia sei cose, anzi sette. La sua radiografia “total” body fotografa il male in sette parti: occhi, lingua (per ben tre volte), mani, cuore e piedi. Dall’alto in basso, dalla cima dei capelli alla punta dei piedi, passando da ogni regione del corpo, c’è un problema serio in noi, anzi serissimo. Quando Dio ci guarda, vede un problema diffuso e sistemico. Non è solo in una parte di noi (questa o quell’altra) e nemmeno localizzato in un’area soltanto.
In noi non ci sono aree sane o non ancora intaccate. Siamo malati dappertutto. I pensieri malvagi, i sentimenti rovesciati, i desideri devianti, le parole assassine, le azioni vendicative… Gesù dice che in noi ci sono “cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza” (Marco 7,21-22). Questa è la sua radiografia. All’esterno possiamo sembrare persone per bene, ma Dio ci vede tutti, dentro e in profondo. I Riformatori parlavano della nostra “totale depravazione”, cioè del fatto che il nostro peccato è sistemico e ha intaccato irreversibilmente tutta la nostra vita. Dio detesta il male: lo detesti tu? Non solo il male in generale, ma quello che è in te, in me, in noi?
Se vuoi ascoltare la sapienza divina, non ti cullare nell’illusione di essere a posto come sei. Quando vuoi una diagnosi accurata, vai dal primo che passa o vai in un centro medico dove il check-up è accurato? Qui c’è la diagnosi vera: abbiamo un problema pervasivo, profondo, ramificato, incistito. Si chiama peccato. E Dio lo odia.
2. Il nostro male è specifico
La diagnosi divina non è solo generale, ma va nello specifico. Dio non vede solo il male totale, ma anche il dettaglio di ogni sua malattia specifica. Ecco la lista di cosa Dio odia:
- gli occhi “alteri”: lo sguardo orgoglioso, sprezzante gli altri, l’occhio che ha spazio per l’altro solo per vederlo dall’alto in basso e per vederlo in una luce sinistra.
- la lingua bugiarda, a cui sono collegati il falso testimone che dice menzogne e chi semina discordie tra fratelli (v.19): la lingua un piccolo muscolo dalla potenzialità distruttiva impressionante (Giacomo 3,1-12). Per questo la tragica diagnosi è ripetuta tre volte.
- le mani che spargono sangue innocente: le mani che uccidono materialmente il prossimo o che partecipano ad azioni volte a minare la vita, la dignità e la reputazione altrui.
- il cuore che medita disegni iniqui. Come Gesù ci ha insegnato, il peccato non è solo quello che si traduce in azioni esterne e visibili, ma quello che ha origine nel cuore che può o non può tradursi in atti. Il nostro cuore è marcio, una “officina di idoli” (Calvino), “insanabilmente maligno” (Geremia 17,9).
- i piedi che corrono al male: i nostri movimenti malsani che ci portano a voler essere nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
Non c’è una parte di noi che si salvi. Il nostro stato di salute spirituale è compromesso in modo irreversibile. La diagnosi di Dio è infausta. Credi sia esagerata? Preferisci cullarti nel fatto che in fondo non sei così male e che, tutto sommato, puoi farcela da solo?
3. Il nostro male è guaribile
Dio dice questo perché è amore! Un bravo medico dice la verità. La sapienza dice la verità di Dio su di noi e la verità è che Dio odia il peccato in noi. La vera sapienza non è quella che ci dà un quadro meraviglioso di noi, ma falso. Non è quella che ci dice che il problema sono gli altri ma non noi. Quante diagnosi menzognere circolano e quante vite sono perse proprio perché si affidano a diagnosi false. A nessuno piace sentirsi dire diagnosi negative e non ti deve piacere quello che stai ascoltando. Il punto non è che ti piaccia o non ti piaccia. Il punto è che questa diagnosi di Dio è vera!
Dio detesta il male in noi. Questo ci dice la sapienza divina. Attenzione però: siccome Dio è amore, non fa solo la diagnosi. Ci dà anche la cura, ci ridà la vita. Riflettendo sulla sapienza alla luce di Gesù Cristo, l’apostolo Paolo dice che Cristo stato fatto per noi sapienza (quello che abbiamo sentito!) e anche “redenzione” (1 Corinzi 1,30), salvezza, guarigione! Lui è il medico che fa la diagnosi giusta e provvede la cura efficace. Lui non è solo il radiologo che fotografa, ma anche il chirurgo che opera. Non solo detesta il peccato, ma ama il peccatore. Credi tu questo?
Gesù “sapienza” godeva di ottima salute. Lui non ha mai peccato e la sua diagnosi era di perfetta salute. Eppure, gli è piaciuto dare la sua vita per salvare chi aveva perso la propria vita essendo inguaribilmente malato nel peccato. Lui dà speranza ha chi è spacciato. Lui rigenera chi è morto. Lui perdona chi è colpevole. Lui libera chi è incatenato. Lui solleva chi è schiacciato. Lui salva il peccatore. Credi tu questo?
Se la diagnosi è infausta, la salvezza è più gloriosa. Gesù schiarisce la vista, sana la lingua, guarisce le mani, fa diventare i cuori di pietra in cuori di carne, direziona i piedi nei sentieri della giustizia. Vuoi limitarti a sentire la diagnosi negativa o vuoi aprirti ad abbracciare la salvezza che Cristo ti annuncia?
“Cosa devo fare per essere salvato?” si chiese un uomo che aveva realizzato la sua perdizione (Atti 16,30) nel carcere della città di Filippo. Paolo e Silvano diedero la soluzione, la medicina, la cura alla diagnosi infausta: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato” (16,31). Credi tu nel Signore Gesù? Questa è la vera sapienza. Amen.