Aprirsi ad una svolta - Salmo 80
Predicatore: Leonardo De Chirico
Pane e vino sono due cibi importanti per la Bibbia. Anche in questo salmo vengono richiamati, il pane in modo esplicito (v. 5), il vino tramite la vigna da cui viene prodotto (vv. 8-16). Avere pane e avere vino, del buon pane e del buon vino, è un’immagine di una vita compiuta, realizzata, benedetta: una vita in comunione con Dio, Colui che provvede il pane e il vino per noi. Cosa succede se la vita si nutre di pane amaro ed è a rischio di non avere vino? E se il pane e il vino scomparissero?
E’ proprio questo il pericolo che il salmista sta vivendo. C’è del pane, ma è amaro, quasi immangiabile. C’è una vigna ma è così mal messa che quasi non produce più vino. Questa è la situazione da cui nasce il salmo e questa può essere la nostra situazione quando viviamo male. Oltre a descrivere questo malessere, il salmo ci indica una strada di speranza per poter riassaporare una vita piena, benedetta da un pane gustoso e allietata da un vino di qualità. La speranza di una svolta viene da una persona che sta “alla destra di Dio” (v. 17) e che viene per cambiare la situazione.
1. Dal pane amaro al pane della vita
I salmi sono onesti nel descrivere le difficoltà della vita. In questo caso, esse non provengono da qualche malattia o da qualche nemico che incombe. E’ Dio stesso che sta eseguendo il suo giudizio giusto sul suo popolo. Quando Dio non solo permette le difficoltà ma le crea per dare corso alla sua santa e perfetta giustizia, la vita si complica assai. Dio è “irritato” (v. 4) a causa della infedeltà agli impegni dell’alleanza. Dio è arrabbiato per il peccato. Quando viviamo le conseguenze del nostro peccato, la vita diventa difficile.
In questo caso, la difficoltà è paragonata ad un pane condito di lacrime (v. 5). In genere il pane duro veniva ammorbidito dall’acqua, da una salsa, da un brodo. Qui, invece, l’unico liquido che lo rende mangiabile sono le lacrime di sofferenza e dolore. Vengono giù così tante lacrime spalmate sul pane quotidiano: lacrime amare, lacrime di pianto che diventano cibo di una vita sotto il peso del giudizio di Dio.
E’ questa una condizione senza via d’uscita? Condannati a mangiare pane e lacrime tutta la vita? Non proprio. Il salmo inizia con un appello a Dio e si conclude invocando l’intervento di chi sta alla sua “destra”. In un altro salmo è chiesto a Dio di raccogliere le nostre lacrime nel suo otre (56,8): Dio non è insensibile al nostro pianto, al punto che grazie alla salvezza compiuta da Gesù Cristo, un giorno ogni lacrima sarà asciugata (Ap 7,17). Le tue lacrime oggi sono notate dal Padre celeste e domani saranno asciugate dal Signore Gesù.
Al v. 17 si anticipa l’aiuto di chi viene dalla destra del Padre. Alla luce del NT sappiamo che non tanto il re d’Israele, ma il Figlio di Dio stesso, Gesù Cristo, è venuto dalla destra del Padre per portare il pane della vita. Dio che aveva nutrito il popolo d’Israele col pane venuto dal cielo (la manna), avrebbe mandato suo Figlio per essere il pane della vita per chi crede (Gv 6,51). Gesù è il pane buono, fresco, gustoso, nutriente che dà vita. Se il tuo pane oggi è reso amaro dalle lacrime, accogli l’invito di Gesù a mangiare il suo pane: cioè vivere in comunione con Lui per avere la vita e la vita in abbondanza! Le tue lacrime sono diventate il suo sudore di sangue sparso per chi crede (Lc 22,44). Lui ha preso su di Sé il prezzo del giusto giudizio del Padre sul peccato affinché chi crede in Lui non mangi più pane e lacrime, ma il pane della vita eterna!
2. Dal giardino distrutto alla vigna fruttuosa
Il salmo 80 contiene anche un’altra immagine di una vita gravata dal giudizio di Dio sul peccato. E’ l’immagine di una vigna con cui viene riassunta la storia del popolo d’Israele: una vite portata fuori dall’Egitto (v. 7, a ricordo dell’esodo dalla schiavitù verso la libertà) e piantata. Una vigna che inizia a dare frutto e che sembra in buona salute (vv. 8-11). Poi, qualcosa inizia a non funzionare: i recinti sono rotti, i frutti vengono rubati, gli animali fanno razzia, un incendio divampa e brucia tutto (vv. 12-16). Ad un buon inizio era seguito un pessimo percorso sfociando in una situazione a rischio. Perché? Perché Dio stava giudicando l’infedeltà del popolo. Il salmo è un grido di aiuto al Padre e, come abbiamo visto, un’invocazione a colui che viene dalla destra di Dio (v. 17) affinché vi sia una svolta.
Ebbene, riprendendo l’immagine della vigna, Gesù stesso, il Dio-uomo venuto dal Padre, si è presentato come la vera vite di Dio. Lui è la vite, noi siamo i tralci (Gv 15,1ss). Se siamo innestati in Lui, portiamo frutto. Fuori da Lui, da soli, diventiamo dei rami secchi che saranno bruciati. Gesù è venuto a riparare la vigna di Dio sulla terra. Lui ristabilisce le protezioni, concima il terreno, raccoglie il frutto e produce il miglior vino al mondo. In Cristo, la nostra vita non è più condannata ad essere devastata dal peccato e dalle sue conseguenze, ma può sperimentare l’azione riparatrice e restauratrice di Gesù. Egli, dando il suo corpo ed il suo sangue come prezzo del peccato, ha pagato per i peccati di chi crede in Lui. A loro, cioè ai credenti, Gesù dona una vita che può di nuovo sognare di portare frutto, che può di nuovo ambire a fare qualcosa di buono per sé e per gli altri, che può ripartire sapendo di essere protetta e guidata da Dio.
Il pane e il vino sono un’immagine della vita. Il pane condito di lacrime e una vigna devastata sono immagini di una vita piegata dal peccato e lontana da Dio. Forse sono un’immagine calzante e realista della tua vita. La Parola di Dio ci dà una speranza: non in noi stessi, ma in Colui che viene dalla destra del Padre: Gesù Cristo, il pane della vita e la vite che produce un vino meraviglioso.
E’ di Lui che vogliamo cibarci spiritualmente. E’ di Lui che vogliamo nutrirci e dissetarci. Gesù ha detto: “chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete” (Gv 6,35). Smetti di cibarti di lacrime, smetti di cercare un vino inesistente: vai, andiamo a Cristo per ricevere la vita eterna.
Venuto dalla destra del Padre, dopo aver compiuto l’opera della salvezza, Gesù è tornato alla destra del Padre e intercede per noi, oggi (Rm 8,34). Non perdere l’occasione di svolta che Lui ti presenta.