Molti credenti e molte chiese vivono dentro una cultura dell’emergenza che impedisce di costruire granché. Roma ci espone a continue emergenze e il rischio è di vivere come fuggiaschi. Noi desideriamo che lo switch della regalità sia funzionante e ci permetta di lavorare con una visione più ampia. Per questo investiamo nella formazione, nelle vocazioni, nella cultura. Se non abbiamo attivato l’interruttore della regalità, ognuno penserà a sopravvivere e a gestire le emergenze e l’opera di Dio non andrà avanti.
Scopri di piùPerché? Perché Dio permette il male? Perché ho perso chi mi era caro o perché mi trovo in questa situazione senza capirla appieno? Perché Signore?
Non sempre abbiamo le risposte ai nostri “perché”, ma siamo sempre autorizzati a fare la domanda. Se non elaboriamo il lutto e non facciamo le domande del cuore al Signore, rischiamo di coprire i dubbi ed averli come braci inestinguibili che prima o poi accenderanno fuochi devastanti. Non sempre la risposta sarà come la vorremmo, ma fare la domanda e affidarla al Signore è una medicina per il nostro dolore.
Scopri di piùIl solo pensiero che Dio ci ha introdotti nel suo regno determina il fatto che il nostro punto della situazione non potrà mai essere privo di speranza. Possiamo sperare, amare, credere, aiutare, condividere, testimoniare perché il regno di Dio è stato inaugurato nella persona e nell’opera di Gesù Cristo e sta procedendo in avanti verso il suo pieno compimento.
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