Vita piena o pasticciata? - La pienezza del vangelo - Colossesi 1,1-8
Anni fa frequentò la chiesa una signora che raccoglieva cose e le accumulava a casa: riviste, fogli, oggetti, ... tutto quello che trovava e poteva portare con sé. Quando vedemmo dove abitava, ci rendemmo conto che il suo appartamento era stracolmo di cose: pile di giornali, cianfrusaglie varie dappertutto. La casa era piena ma gravemente disordinata. La sua pienezza non era segno di ricchezza, ma di una patologia profonda.
Il punto è che non ogni pienezza è buona. Ci sono pienezze che rivelano salute e altre pienezze che mostrano una malattia. La lettera ai Colossesi è tutta incentrata sul tema della pienezza. Nella chiesa di Colosse c’erano persone che presentavano un insegnamento relativo alla pienezza. Dicevano: il vangelo che avete creduto riempie la vita solo un po’; c’è bisogno di altro per raggiungere la vera e completa pienezza. A questa proposta di pienezza supplementare e alternativa, Paolo risponde che in Gesù è la pienezza e il vangelo che Lui annuncia è la chiave di accesso alla pienezza della vita. Altre proposte di pienezza sono malate, taroccate e alla fine mortali.
Cosa dice questa antica lettera a noi? Ci dice che la vita di tutti è piena di qualcosa o di qualcuno. Può essere piena di Dio o piena di spazzatura accumulata, magari luccicante e colorata, ma sempre spazzatura. Può essere piena del vangelo di Gesù Cristo o piena di pasticci aggrovigliati. In ogni caso, la mia e la tua vita sono piene. Di cosa è piena la tua vita? Questa è la domanda che ci poniamo. Questa prima sezione ci parla della pienezza del vangelo e ci offre un test di valutazione della qualità della nostra vita cristiana.
1. Pieno di Dio (uno e trino)
La pienezza del vangelo è tale perché Dio la riempie con la sua maestà. Non è un Dio qualunque, ma il Dio rivelato nella Bibbia. Chi è questo Dio? E’ Dio Padre (v.3) che esegue la sua volontà (v.1) e che dà grazia e pace (v.2). Dio è Dio Padre del Signore Gesù (v.3). Dio è anche Dio Figlio, incarnato nella persona di Gesù Cristo. Cristo manda apostoli (messaggeri, v.1), crea una comunità di santi, fratelli/sorelle e servi (v.2) e suscita la fede (v.4). Dio è anche Dio Spirito. E’ lo Spirito che crea l’amore nella comunità dei credenti (v.8). Dio è uno e Dio è trino. Il vangelo dà pienezza perché ha al centro questo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo.
La vita è piena se al centro non c’è un altro dio o idolo o un pezzo di Dio a piacimento, ma il Dio della Bibbia. Non un dio tappabuchi, non un dio ciucciotto, non un dio di mio gradimento, non un dio generico, ma Dio Padre, Figlio e Spirito Santo. Dio non è da invocare e servire in modo retorico, ma è da conoscere nella sua triunità. La vita non può essere piena senza Dio, questo Dio. Per avere la pienezza del vangelo dobbiamo avvicinarci al Dio della Bibbia e allontanarci da altri dèi. Il primo riempie la vita di Sé; gli altri la ingolfano e la fanno entrare in corto circuito.
2. Pieno di vita (fede, amore, speranza)
La lettera prosegue dicendo che la vita cristiana è come una corda formata da tre capi intrecciati tra loro. Paolo scrive di aver sentito parlare della loro fede in Cristo Gesù (v.4), dell’amore che hanno gli uni per gli altri (v.4) e della speranza che nutrono (v.5). L’eco della vita di questi credenti aveva toccato tre corde e ne aveva fatto un’armonia unica. La fede che hanno creduto e professato, l’amore che hanno praticato, la speranza che hanno riposto. Credere, amare, sperare sono i tre capi che danno forza alla vita cristiana. Non l’uno senza l’altro, ma tutti e tre insieme.
Per avere la pienezza in senso cristiano, devo credere, amare e sperare. Se credo senza amare, sto riempendo la vita di parole religiose. Se amo senza credere, sto costruendo sui sentimenti che cambiano. Se spero senza credere, sarò deluso ben presto. Se amo senza sperare sto riducendo tutto al qui e ora e non mi apro al futuro di Dio. La fede dà la base solida, l’amore dà la concretezza necessaria, la speranza dà la prospettiva ariosa.
Di cosa è piena la tua vita? Non accontentiamoci di una vita cristiana “discount”, di bassa qualità spirituale, frutto di improvvisazione. Coltiviamo la fede formandoci, pregando, credendo sempre! Alimentiamo l’amore per Dio e per il prossimo, specialmente i fratelli e le sorelle in Cristo. Abitiamo la speranza cristiana, sapendo che non tutto finisce qui e ora e che non tutto si gioca con noi: Dio ha vinto la morte e il peccato: si può sperare! Se hai una vita piena di sogni, piena di ambizioni, piena di ideali, piena di soldi, ma priva di fede, scarsa in amore e arida in speranza, è una vita tossica. La pienezza sta sempre dalla parte della fede, dell’amore e della speranza. E’ questo intreccio benedetto che riempie la vita delle benedizioni del Signore!
3. Pieno di energie (cresce in noi e nel mondo)
Il vangelo è pieno di Dio e pieno di vita. Questa è la vera pienezza. A confronto, le proposte alternative sono arroganti e patetiche. C’è un ulteriore punto che Paolo sottolinea in questa sezione introduttiva. La Parola dice che la pienezza del vangelo è energica, sprigiona vita, cresce, è dinamica.
Intanto Paolo ha sentito parlare dei credenti colossesi (v.4): l’eco della loro fede aveva raggiunto luoghi lontani e altre comunità. Non poteva essere rinchiusa solo all’interno di Colosse ma riverberava fuori dai suoi confini. La lampada del vangelo non può stare sotto il mogio e la luce non può essere nascosta. Il suono del vangelo si propaga in luoghi vicini e lontani.
Poi dice che il vangelo è tra loro e addirittura nel mondo intero, porta frutto e cresce (v.6). Il suo impatto è personale e comunitario, individuale ed ecclesiale, domestico ed internazionale, nazionale e globale. Come una pianta, porta frutto. Come una realtà viva, cresce.
La pienezza del vangelo è viva. Non è un pezzo da museo. Non è qualcosa che uno sperimenta solo all’inizio (alla conversione) ma progredisce e si approfondisce. Non è solo legata alle relazioni corte delle persone conosciute, ma abbraccia tutti i credenti nel mondo intero.
E’ questa la pienezza di cui è piena la tua vita? E’ di questo Dio Uno e Trino che è ricolma la nostra chiesa? E’ di questo intreccio tra fede, speranza e amore che trasudano le nostre testimonianze? E’ di questa energia incessante che sono ricolme le nostre attività? Se sì, gloria a Dio. Se no, siamo a rischio di vivere pienezze pasticciate, dispersive e stanche. Come i colossesi (v.5), abbiamo allora bisogno di ascoltare l’annuncio della buona notizia del vangelo di Gesù Cristo e di conoscere la grazia di Dio per passare da una pienezza pasticciata e intossicata alla vera pienezza per cui vale la pena vivere e morire.